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Incontra
Andrea Buonaccorsi

Da quasi 40 anni nel mondo della yoga e della crescita spirituale

Ciao !
sono Andrea Buonaccorsi e mi occupo di yoga e crescita spirituale dal 1985 in accordo con una visione integrale della vita e dell’universo. Ma non sono partito con questa chiarezza, anzi, quando nel 1983 mi sono laureato in ingegneria elettronica pensavo che la mia vita sarebbe stata segnata dalla carriera nell’industria. Poi, fortunatamente, le cose sono precipitate e si è aperta la porta per un altro mondo. Ma andiamo per ordine.

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L'inizio di tutto

Era appunto il 1985 quando sperimentai ciò che in seguito ho capito essere stati attacchi di panico. Lavoravo da un paio di anni come ingegnere elettronico, il lavoro era un po’ stressante ma mi piaceva. Progettavo sistemi complessi ed ero in un ambiente lavorativo molto stimolante per cui non capivo cosa mi stesse capitando. Perché questo malessere accompagnato da uno stato depressivo? Dopo un po’ di giri fra ospedale e specialisti decisi di vincere la mia riluttanza intellettuale e finii in un corso di yoga. Ciò che la mia mente rifiutava il mio corpo invece fu ben felice di sperimentare e, successivamente, anche la mia condizione emotiva e psicologica cominciarono a stare meglio. Capì che era il caso di approfondire lo yoga e, da quel momento, non ho mai spesso di praticarlo. Il mio malessere di allora era una chiamata dell’anima che voleva una vita più ricca e spirituale. Adesso considero quel momento buio del mio passato una grande benedizione.  

Lo Yoga

Quindi ho iniziato a praticare yoga nel 1985. Quello di allora era uno stile di Hatha Yoga molto semplice tant’è che un anno dopo cominciai ad insegnarlo. Pur nella sua semplicità mi aveva insegnato però cose molto importanti che mi sono rimaste: una visione a 360 gradi della vita, l’importanza di uno stile alimentare sano ed altre tecniche yoga per il benessere. Ad esempio, gli effetti della doccia fredda che faccio ogni giorno al mattino, sia d’estate che di inverno. Una tecnica che però non insegno perché perderei subito il 90% degli allievi. Il vero salto di qualità con lo yoga è avvenuto nel 1995 quando ho incontrato il metodo Iyengar, una metodologia molto tecnica e particolarmente attenta ai dettagli. Mi sono formato come insegnante in Italia ma successivamente ho partecipato a decine e decine di workshop e ritiri in tutto il mondo, dall’India, agli Stati Uniti a molti paesi del Nord Europa. Ho tenuto classi e workshop con migliaia di allievi di ogni stato e condizione fisica. Ho sempre potuto osservare su di loro il potere terapeutico e trasformativo di uno yoga ben fatto. Soprattutto mi sono imbattuto nel tema della longevità offerta dalla pratica costante dello yoga. Non si tratta di una semplice estensione della durata della vita ma del miglioramento delle condizioni in termini di benessere, energia vitale, approccio creativo alla vita, senso di pienezza e realizzazione. Ed è così che ho pensato di realizzare il progetto Yoga Over 50. Ho infine fondato la scuola per la formazione di insegnanti di yoga secondo un approccio integrale: La via dello yoga integrale. Integrale non vuol dire solo approfondire tutti gli aspetti di questa disciplina dal lavoro sul corpo, alla respirazione, alla meditazione, alla parte filosofica. Integrale è ricordare costantemente che il fine dello yoga non è eseguire posizioni sempre più complesse da realizzare l’interezza di ognuno di noi, essere la piena espressione di ciò che potremmo essere.

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Astrologia evolutiva e counselling mindfulness

Verso la fine degli anni ’80 entrai in una libreria di Pisa e venni catturato da un libero di Astrologia che aveva sulla copertina l’uomo di Vitruvio. Fino a quel momento la mia formazione scientifica mi rendeva estremamente scettico nei confronti dell’astrologia e di tutto il mondo esoterico. Ma quel libro catturò da subito la mia attenzione perché il disegno di Leonardo da Vinci in copertina suggeriva armonia, integrazione fra arte e scienza. Lessi così la biografia dell’autore, Dane Rudyard, che veniva definito un uomo del nuovo rinascimento essendo uno scienziato, un matematico, un’artista ed un astrologo. In quel momento sentii nel profondo che volevo superare lo scetticismo scientifico e diventare anch’io un uomo del nuovo rinascimento. Acquistati il libro, il primo di oltre un centinaio di libri di astrologia che adesso fanno parte della mia libreria. Ebbi poi la fortuna di conoscere e poi formarmi, in un percorso di 5 anni, alla Huber Astrological Psychology Institute. L’astrologia evolutiva, o cosmobiologia, non era un tentativo di predizione del futuro ma uno strumento per decodificare la missione dell’anima. Dalla metà degli anni ’90 cominciai così ad offrire consulenze astrologiche ma il passo in più arrivò quando scopri la professione del counsellor.
In quel periodo la figura del counsellor era ancora sconosciuta in Italia ma ben presto cominciarono a nascere le prime scuole di formazione. Nel 2008 decisi di iscrivermi alla scuola di counselling mindfulness presso l’istituto buddista Lama Tzong Khapa dove il counselling si integrava con il dharma buddista e le tecniche meditative. Fu un percorso triennale molto intenso ma alla fine il mio modo di fare consulenze astrologiche venne completamente rivoluzionato. L’approccio mindfulness e l’astrologia evolutiva sono una combinazione estremamente potente che ho potuto verificare su moltissimi clienti. 
Ritengo che l’astrologia evolutiva, integrata con la meditazione e lo studio della mente tipico della tradizione yoga, offra veramente le basi per comprendere e manifestare i potenziali individuali ed allineare la vita con la missione dell’anima. Ho sempre tenuto sessioni individuali, corsi, workshop, conferenze ed adesso ho messo a punto due proposte fra loro complementari:
1.    Un percorso individuale online
2.    Ed una scuola online di astrologia e crescita spirituale

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Danza-Meditazione: Aquarian Waves

Sono molti anni che insegno yoga ed ormai mi sono abituato all’idea che l’ottanta percento dei miei allievi sono donne e solo un venti percento uomini. Non capisco dato che, almeno in passato, lo yoga era una disciplina ascetica praticata quasi unicamente da uomini. Quando insegno cose legate alla danza, movimento e meditazione quell’esigua percentuale di uomini si riduce ulteriormente. Ma qui almeno ne capisco i presupposti culturali. Sono presupposti sbagliati, legati agli stereotipi connessi con il ballo e la danza presenti nella nostra società. In genere si possono racchiudere in 2 categorie:
1.    mi sento impacciato nel corpo
2.    ho paura di mostrare le mie emozioni. 
Per me questi due assiomi sono esattamente le ragioni per cui è invece estremamente importante praticare questo tipo di danza.
Ho incontrato la biodanza nei primi anni ’90 ma ho aspettato vent’anni per seguire il percorso formativo di 4 anni necessario per diventare insegnante. Non ho completato l’intera formazione perché nel frattempo ho incontrato la Soul Motion di cui sono diventato insegnante nel 2017 e che sentivo più allineata con la mia natura. Ho studiato Soul Motion in Germania, Austria, Svizzera ed infine al Madrona Institute nello stato di Washington. Ma ho sempre avuto una visione ben chiara di come usare la danza-meditazione ed è per questo che poi ho creato Aquarian Waves.

Il problema principale, che anch’io ho sperimentato e dove tutt’ora inciampo, è che la nostra vita è costantemente sotto giudizio, soprattutto il giudizio di noi su noi stessi. Quando invece muovo il corpo con la musica succede che l’intelligenza del corpo stesso, la sua sensibilità ha facilmente la meglio sul giudice della testa. Danzare in chiave libera e meditativa non vuol dire esibire una prestazione come su un palco o, anche semplicemente, in un tango a due. E’ puramente muoversi nel proprio corpo e lasciare che la musica, la respirazione, l’interazione con gli altri ci aiuti in questo. Più si sta nel sentire, nell’ascolto e sempre meno il giudizio interiore si manifesta. Io non avevo tutta questa chiarezza quando ho iniziato quest’avventura con la danza. Ero un filo spinato di resistenze e giudizi. Però, non appena riuscivo a concentrarmi sul respiro, sul corpo e ad osservare le emozioni che emergevano, ecco che il mio stato di coscienza si apriva e riusciva ad abbracciare l’intero universo.
Credo che l’esperienza della danza-meditazione, che ho integrato in Aquarian Waves, apra porte della coscienza che normalmente sono chiuse proprio perché siamo vittime di stereotipi culturali.

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La via della gioia

Probabilmente avrei dovuto mettere questo paragrafo all’inizio. Gli attacchi di panico che hanno dato origine al mio percorso chiedevano che dessi ascolto alla mia anima. Tutti cerchiamo la felicità ma sbagliamo dove cercarla. Aspettiamo che ci arrivi dal mondo esterno, la facciamo dipendere dalle situazioni, dalla persona giusta, dal lavoro che ci realizzi. In questo modo perdiamo il potere su noi stessi: La sorgente della felicità è dentro di noi. Si è pienamente felici quando realizziamo chi veramente siamo. Non quando seguiamo i capricci, strategie dell’ego ma quando allineiamo la nostra vita con la missione dell’anima. 
Come fare questo? 
Il primo e più importante insegnamento che ho avuto dai Maestri che ho conosciuto è che dobbiamo essere ricchi di noi stessi, dobbiamo essere interi. Per questo ho sempre creduto nell’importanza di una pratica integrale che si rivolgesse al corpo, alle emozioni, alla mente, allo spirito. E’ facile cadere nel dualismo in cui la pancia si contrappone alla testa. E’ il momento di andare oltre. Mi sono quindi immerso in molte formazioni inseguendo questa visione di integralità e le mie varie proposte, yoga, astrologia, counselling, danza riflettono questo mio approccio alla vita ed alla crescita personale. Ho tenuto tantissime conferenze e corsi, chiamandoli con i nomi più creativi ed esoterici possibile. Alla fine, ho deciso di semplificare. Noi tutti cerchiamo la felicità e la via per arrivare lì deve essere caratterizzata dalla gioia. E quindi ho creato il progetto La Via della Gioia in cui ho sintetizzato tutto la mia visione della vita.

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